Indirizzo teorico-pratico olistico integrato

Nel nostro modello terapeutico, olistico ed integrato, fare terapia significa risanare, riequilibrare e integrare intervenendo su tutta l’unità psicocorporea.

Per guarire significa riparare davvero e concretamente gli aspetti disfunzionali, ovvero colmare le carenze, ridimensionare gli eccessi, rilassare le rigidità e sciogliere i blocchi che alterano l’armonia psicocorporea e creano malessere e disturbi. All’inizio del percorso terapeutico si ripercorre la storia personale, si narrano le vicende belle e quelle brutte, si rivivono ricordi, bisogni, amori e tormenti, si entra nei sogni, nell’immaginario e nei desideri. Un processo terapeutico di recupero e arricchimento per risanare i vissuti negativi o semplicemente incompleti.

La psicoterapia è vissuta dal paziente come una “seconda possibilità” esistenziale: “un’esperienza psicoterapeutica riparativa” per risvegliare aspetti di sé sani e creativi, con energie nuove e obbiettivi più vitali. Esperienze integrative che diventano terapeutiche nel momento in cui si prendono cura delle ferite e delle tracce impresse nel corpo come nell’anima. Esperienze di contatto, empatia e accoglimento che sono vissute nella stessa relazione paziente-terapeuta, relazione che aiuta il paziente a vivere in maniera nuova esperienze ed affetti che nello sviluppo hanno subito danni o frustrazioni.

Nella psicoterapia il terapeuta, a seconda della fase del processo, si pone come Sé ausiliario o come un “nuovo genitore”, positivo, calmo, accogliente, non giudicante, nutritivo. Toccando insieme al terapeuta livelli profondi del suo essere persona- mente corpo cuore e pancia – la persona può entrare in contatto con livelli del Sé psicocorporeo dove sussistono ancora vitalità e piacere, risorse e talenti, sensazioni buone e belle che sono state, in qualche modo e comunque, già vissute in tempi migliori, prima della chiusura e della rinuncia, forse nella prima infanzia o negli slanci dell’adolescenza, o anche in età adulta.